Metodologie della didattica
L’attività didattica viene strutturata tenendo presenti la capacità e i tempi di concentrazione e di attenzione degli studenti, alternando la lezione frontale con altre metodologie di insegnamento quali, ad esempio, le didattiche interattive, cooperative e collaborative. Oltre a quelli tradizionali vengono utilizzati strumenti ed attrezzature varie quali lavagna luminosa, videoproiettore, videoregistratore, videocamera, laboratorio linguistico e multimediale, la LIM (La-vagna Interattiva Multimediale) o il tablet (tavoletta), un computer portatile che permette all’utente di interfacciarsi con il sistema direttamente sullo schermo. Là dove sono previste, rivestono notevole importanza le esercitazioni nei vari laboratori sia scien-tifici che tecnologici, durante le quali gli studenti sono in genere seguiti sia dal docente teorico che dall’insegnante tecnico-pratico. Più in generale, la didattica laboratoriale è stata assunta come modalità didattica privilegiata e distintiva nel nostro Istituto, non solo negli ambiti tecnico-scientifici ma più in generale nel processo di insegnamento-apprendimento.
Recependo le indicazioni del Ministero relative al riordino degli Istituti Tecnici e dei Licei, l’Istituto è impegnato nel promuovere una didattica per competenza. Infatti, una componente essenziale delle strategie nazionali e dell’Unione Europea, in riferimento alle decisioni assunte dal Parlamento Euro-peo e del Consiglio Europeo, è la necessità di fornire ai giovani le competenze di base necessarie per la crescita e l’occupazione, per uno sviluppo sostenibile, per un rapido sviluppo tecnologico e per un’efficace internazionalizzazione. Le competenze contraddistinguono lo studente in quanto persona, che ne mobilitano le potenzialità di fronte ai compiti e alle opportunità che si presentano loro nella vita sociale e professionale. Esse vanno definite tenendo conto delle articolazioni di una società complessa, in cui risulta centrale il tema dello sviluppo delle risorse umane. La competenza trascende, quindi, il mondo della scuola per toccare i diversi aspetti del vivere civile, dove la formazione è centrata sulla risorsa-individuo che si rapporta con le risorse naturali, economiche e sociali. In questo contesto appare essenziale la messa a punto di competenze durature e flessibili che prendono avvio e, gradualmente, si con-solidano intorno a quattro assi culturali, a fronte di saperi che hanno una loro specificità e un loro repertorio informativo disciplinare.
La progettazione curriculare, alla luce di quanto emerso nei vari ambiti di lavoro, si realizza eviden-ziando obiettivi, contenuti, metodi, modalità di misurazione e valutazione.
In due indirizzi si è avviato il progetto “Cobipad” in cui si utilizza un tablet iPad Apple in sostituzione dei libri di testo cartacei. Il progetto ha come obiettivo quello di innovare le pratiche didattiche con metodologie esportabili e replicabili, creare un ponte tra educazione informale, non formale e for-male, facilitando l’approccio a materie complesse ed insegnare un uso corretto, sia dal punto di vista tecnico che etico delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il progetto prevede un monitoraggio per tre anni, realizzato dall’ Universita’ Statale Bicocca di Milano.
Le attività di sostegno e di recupero effettuate durante l’anno scolastico costituiscono parte or-dinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa. Esse si articolano in due modalità:
- recupero in itinere attuato con differenti metodologie durante le ore di lezione;
- “sportello” attuato per il sostegno individualizzato o per un gruppo ristretto a richiesta degli stu-denti, effettuato in orario extra- scolastico.Oltre a queste attività, generalizzate e praticate per tutte le materie, sono attivi anche gli “uffici” della matematica e della lingua inglese in cui, in orari stabiliti, alcuni insegnanti si alternano nel fornire a studenti interessati spiegazioni per recuperi o approfondimenti. Un’analoga iniziativa è prevista an-che per la lingua inglese.