Misurazione e Valutazione
Criteri generali di attuazione e comunicazione dei risultati
Tenuto conto delle determinazioni assunte a livello generale nella nostra scuola in merito all’adozione di criteri comuni per la misurazione e la valutazione dell’apprendimento, nonché per la comunicazione dei risultati dello stesso agli studenti, ai colleghi durante le riunioni dei Consigli di Classe e alle famiglie in occasione di colloqui ed incontri, si stabiliscono le modalità e i criteri seguenti:
Per la misurazione delle prove scritte (test, temi etc.) si utilizza una scala in centesimi (da uno a cento, estremi compresi), come da delibera del Collegio dei Docenti del 12/06/2008.
I punteggi grezzi delle prove strutturate o semistrutturate scritte e orali vengono quindi trasformati in centesimi sulla base dei livelli di sufficienza stabiliti (in modo che al livello minimo di accettabilità corrisponda il punteggio di sessanta centesimi e alla prova completamente priva di errori il punteggio di cento centesimi) e riportati sul compito e sul registro personale negli appositi spazi riservati ai risultati delle prove. I criteri di misurazione utilizzati (punteggi, soglia di sufficienza) vengono esplicitati prima dell’effettuazione della prova.
Vengono considerati validi per l’espressione di un voto orale anche test svolti per iscritto che comprendano le seguenti tipologie:
– quesiti a risposta singola
– quesiti vero/falso
– quesiti a scelta multipla,
– integrazioni/completamenti,
– corrispondenze,
– definizioni di termini,
– individuazione del termine data la definizione
– richiesta di formule.
Quanto sopra a condizione che:
a) sia lo stimolo che la risposta prevedano al massimo la lunghezza di poche righe;
b) sia valutato il contenuto e non la forma;
c) si abbia cura di leggere e spiegare il senso delle domande.
Nel loro complesso le prove di profitto dovranno consentire all’insegnante di esprimere un giudizio sul grado di raggiungimento degli obiettivi indicati nel quadro riassuntivo della valutazione all’interno del registro personale, e cioè: conoscenze, abilità, competenze (di seguito definiti); per le lingue straniere vocabolario, comprensione e produzione scritte ed orali.
Conoscenze Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità Le capacità di applicare conoscenze (know-how) per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Fonte: raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01)
Questo non comporta necessariamente che in ogni singola prova si verifichi il raggiungimento di tutti gli obiettivi. Le valutazioni relative al conseguimento dei singoli obiettivi vengono scritte sul registro personale. Tali valutazioni vengono espresse utilizzando la simbologia a cinque valori (+ +, +, ~ , –, – – ) esplicitata sulla prima pagina del registro. I dipartimenti disciplinari, all’inizio di ciascun anno scolastico, possono decidere di valutare il raggiungimento di altri specifici obiettivi (es.: padronanza del lessico specifico o altro)
Per la comunicazione relativa alla valutazione dell’apprendimento (del solo apprendimento) da parte dell’insegnante ai colleghi in occasione delle riunioni del CdC e alle famiglie sulle schede, si usa invece una scala a cinque livelli, corrispondenti alle prime cinque lettere dell’alfabeto. I livelli esprimono una valutazione dell’insegnante sull’andamento complessivo dell’apprendimento dall’inizio dell’anno al momento considerato, tenendo conto del grado di raggiungimento dei diversi obiettivi, secondo la seguente tabella orientativa riportata sul registro e sulla scheda:
▪ livello A: conosce e padroneggia gli argomenti proposti; è capace di applicare conoscenze e di utilizzare strategie per portare a termine compiti e per impostare e risolvere problemi complessi; ha raggiunto un livello avanzato di acquisizione delle competenze.
▪ livello B: conosce gli argomenti affrontati individuandone gli elementi costitutivi, è capace di applicare conoscenze e di utilizzare strategie per portare a termine compiti e per impostare e risolvere problemi; ha raggiunto un livello intermedio di acquisizione delle competenze.
▪ livello C: conosce e comprende gli argomenti fondamentali e li sa esporre con sufficiente correttezza linguistica ed ordine logico; non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici; ha raggiunto un livello di base di acquisizione delle competenze.
▪ livello D: conosce in modo incompleto gli argomenti fondamentali; ha conseguito solo parziali abilità e non è in grado di utilizzarle in procedimenti coerenti; commette errori anche in compiti semplici; non ha raggiunto un livello di base di acquisizione delle competenze.
▪ livello E: conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti fondamentali e commette gravi errori; non riesce a portare a termine compiti e risolvere problemi, per quanto semplici; non ha raggiunto un livello di base di acquisizione delle competenze.
In occasione degli incontri con i genitori il livello attribuito a ogni allievo viene riportato sulla scheda, in occasione degli scrutini viene riportato nell’apposita colonna sul registro personale.
Non sono ammesse indicazioni di livelli intermedi rispetto a quelli sopra elencati (es. C/D).
Sulla scheda, in occasione degli incontri interquadrimestrali con le famiglie, ogni insegnante esprime anche una valutazione sintetica relativa alla progressione dell’apprendimento, utilizzando una scala a tre valori: progressione positiva (+), nessuna variazione (~), progressione negativa (-).
La valutazione del singolo insegnante relativa al comportamento e al metodo di lavoro degli allievi, espressa, rispetto ai singoli descrittori, con una scala a quattro valori (+ + per il comportamento positivo, + per il comportamento accettabile, – per il comportamento non pienamente accettabile e – – per il comportamento negativo), viene riportata, compilando le apposite sezioni, sul registro personale. I parametri considerati, in accordo con la griglia utilizzata nei CdC per l’attribuzione del voto di condotta, sono: comportamento (verso persone ed attrezzature), attenzione attiva (ascolto e appunti in classe), puntualità e rispetto delle consegne, partecipazione all’attività didattica, frequenza (assenze, ritardi).
Sulla scheda, in occasione degli incontri interquadrimestrali con le famiglie, viene invece riportata una valutazione complessiva del Consiglio di Classe sul comportamento, che può essere indicato come corretto, non sempre corretto, scorretto o gravemente scorretto. Sulla stessa scheda, inoltre, ogni insegnante esprime una valutazione sintetica relativa all’impegno nello studio, utilizzando una scala a tre valori: adeguato e puntuale (+), sufficiente (~), inadeguato (-).
La valutazione complessiva del profitto degli alunni e l’attribuzione dei relativi voti in decimi da riportare sul registro e sulle pagelle avviene alla conclusione dei quadrimestri ed è competenza del Consiglio di Classe, che tiene conto della valutazione dell’apprendimento proposta dai singoli insegnanti, delle osservazioni sul metodo di lavoro, della progressione dei risultati, di ogni altra circostanza o fattore particolare relativo al singolo allievo, delle eventuali prove di competenza per asse. Anche la valutazione complessiva sul comportamento è competenza dell’intero Consiglio di Classe, che la esprime con un voto di condotta (attribuito in base alla griglia di riferimento definita a livello di Istituto) spiegandolo e motivandolo esplicitamente, in caso di problemi allo studente e alla famiglia. Sulla scheda esiste anche un’apposita sezione iniziale che viene utilizzata per segnalare eventuali eccessi di assenze o ritardi. Ulteriore elemento di valutazione esterna complessiva degli apprendimenti degli studenti è la batteria di prove, elaborate dall’INVALSI nelle discipline Italiano e Matematica e somministrate nelle classi seconde nel mese di maggio.