2021-22 Biomateriali da scarto
Nell'A.S. 2021-22, a causa dell'emergenza sanitaria, anche la tradizionale Area di Progetto è stata ridimensionata e adattata alle esigenze didattiche. In particolare, invece che essere articolata su un'intera settimana di attività didattiche, ha impegnato gli studenti nelle 9 ore settimanali di laboratorio (Chimica Analitica e Strumentale, Chimica Organica e Biochimica, Tecnologie Chimiche e Industriali), durante i mesi di marzo e aprile 2022 per un totale di circa 40 ore.
Il progetto "Biomateriali da scarto" è nato come mezzo per promuovere la sostenibilità ambientale e la bioeconomia. In particolare, si è scelto di approfondire il tema dell’economia circolare, mediante un progetto avente come scopo il reimpiego di prodotti alimentari e vegetali a fine vita, per dimostrare come scarti che fanno parte del nostro quotidiano possano diventare risorse. Sono stati sintetizzati bioprodotti a base di amido e/o cellulosa a partire da scarti di cibo, come prodotti scaduti o avanzi di pasti, e scarti vegetali, come le foglie secche. Verificata la biocompostabilità dei bioprodotti, sono stati poi proposti diversi impieghi, sia in ambito domestico che in quello agricolo. È stato così dato un esempio di sostenibilità ambientale a tutto tondo, permettendo da un lato di riutilizzare scarti di cibo e dall’altro di sostituire materiali ad alto impatto ambientale con alternative eco-compatibili.
Questa esperienza ha previsto la partecipazione attiva della classe al percorso di apprendimento e di avvicinamento ai temi dell’economia circolare e della transizione ecologica, mettendo in campo e valorizzando le diverse abilità e competenze, sia disciplinari che relazionali e sociali, e dando spazio alla creatività nella progettazione e nell’esposizione di quanto realizzato.
Con questo progetto, la classe 4CBM ha partecipato al concorso Bioeconomy4you organizzato da Re Soil Foundation – in collaborazione con Cluster Spring, Fondazione Raul Gardini, Novamont, Transition2Bio (APRE e FVA) e si è classificato al 1° posto con la motivazione di essersi distinto per originalità e creatività della proposta, corretta identificazione di una problematica ambientale, qualità e chiarezza espositiva dell’elaborato e considerazione dell’intero ciclo di vita del bioprodotto. La giuria ha voluto inoltre premiare la capacità degli studenti di sviluppare notevoli competenze in chimica, usando come strumento la chimica verde e la bioeconomia, raggiungendo contemporaneamente sia gli obiettivi tecnici della propria disciplina, che quelli culturali proposti dal concorso.
La classe 4CBM a Ravenna durante la consegna del primo premio
- Antonietti Ethan
- Cottonaro Mirko
- Girardi Elisa
- Klavora Luca
- Materazzo Victor
- Molteni Alberto
- Pranta Matilde
- Pretolani Luca
- Rondanini Achille
- Valsecchi Chiara
- Zago Giacomo